La narcolessia è una patologia neurologica che fa sì che il malato abbia una sonnolenza diurna eccessiva. In particolare, la persona affetta da narcolessia ha improvvisamente attacchi di sonno a cui deve cedere ma non solo.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Sintomi e cure della narcolessia
In particolare chi soffre di narcolessia non riesce a regolare in maniera fisiologica il rapporto sonno e veglia e in media ogni 2 ore deve cedere all’addormentamento. Inoltre il soggetto narcolettico soffre anche di cataplessia. Questo significa che in seguito ad una forte emozione perde tutte le forze e il tono muscolare e addirittura questo pu farlo cadere a terra.
Il narcolettico inoltre soffre di allucinazioni ipnagogiche ovvero sogna letteralmente ad occhi aperti e questi sogni interagiscono però con la realtà.
Infine, chi è malato di narcolessia subisce anche la paralisi del sonno, vale a dire che il suo corpo si paralizza completamente sia quando sta per addormentarsi che nel momento in cui si risveglia ed è perfettamente cosciente mentre questo accade.
Purtroppo non esiste una cura specifica per questo genere di problema.
Senza dubbio per i trattamenti oggi a disposizione consentono di migliorare molto la qualità della vita di un soggetto narcolettico. Lo stile di vita di un soggetto affetto da tale patologia deve essere molto regolare.
Si consiglia infatti di andare a dormire sempre alla stessa ora e svegliarsi con altrettanta regolarità dopo 8 ore.
Inoltre è bene fare dei brevi riposini durante la mattina e il pomeriggio ma di non superare i 15 minuti ciascuno.
Il trattamento farmacologico va a stimolare il sistema nervoso centrale, migliorando le condizioni di chi soffre ma non bisogna trascurare gli effetti collaterali. Per questi motivi è assolutamente indispensabile rivolgersi a centri specializzati per eseguire tutti i controlli e monitorare la situazione nel tempo.