Un corpo perfetto è il sogno di molte donne. Per tutte coloro che desiderano un aumento seno a Caserta, è possibile sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva.
L’aumento seno a Caserta è una delle operazioni di chirurgia estetica più richieste, seconda solo alla liposuzione. È un intervento di routine, ed è in grado di regalare ad ogni donna l‘aumento seno a Caserta tanto desiderato. Per la mastoplastica additiva è importantissimo rivolgersi a dei professionisti seri e preparati. Luca Piombino è uno specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica: negli anni ha avuto modo di approfondire le sue conoscenze in prestigiosi atenei degli Stati Uniti, e di lavorare in Argentina e in California, finchè non è tornato a Roma, nell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ora opera nei suoi due studi, a Roma e Caserta, e collabora con prestigiose cliniche in Olanda e in Inghilterra.
L’aumento seno a Caserta con la mastoplastica rende possibile ingrandire e rimodellare questa parte del corpo, simbolo di femminilità e sensualità. Sentirsi a proprio agio con il proprio corpo è un diritto di ogni donna, ecco perché la chirurgia e la medicina estetica sono oggi tra i nostri più validi alleati. A questo punto vi starete chiedendo come funziona questo intervento. Vediamo insieme le tappe della mastoplastica additiva per l’aumento seno a Caserta.
Prima di procedere con l’intervento, sarà necessario richiedere una consulenza al Dr. Piombino, il quale valuterà insieme alla paziente tutte le possibili soluzioni, chiarendo ogni aspetto della mastoplastica additiva. Dopo la visita preliminare, è il momento di scegliere le protesi più adatte alle caratteristiche e ai desideri della paziente: si definisce quindi la loro grandezza e la tipologia, secondo le caratteristiche anatomiche della paziente. Dopo essersi assicurato che sia tutto a posto e aver scelto le protesi più adatte, il Dr. Luca Piombino potrà procedere con l’intervento, che durerà circa un ora e mezzo, e verrà eseguito in anestesia generale.
L’intervento prevede l’inserimento delle protesi, che viene eseguito tramite delle incisioni, la cui posizione dipende da paziente a paziente. La loro grandezza varia tra i 2.5 e i 6 cm e viene praticata lungo il solco sottomammario o lungo il margine periareolare inferiore, in modo da lasciare una cicatrice sottile e poco visibile.
Esistono tre soluzioni per l’inserimento delle protesi: la prima possibilità prevede il posizionamento retro ghiandolare, per le pazienti con un’adeguata copertura cutanea e ghiandolare; la seconda riguarda il posizionamento retro muscolare, per le pazienti con copertura cutanea e/o ghiandolare inadeguata; mentre la terza prevede il posizionamento parzialmente retro muscolare (dual plane), adatta a pazienti con un lieve o moderato rilassamento cutaneo. A questo punto il chirurgo procederà creando la tasca sottocutanea o sottomuscolare nella quale verrà inserita la protesi. Una volta inserita, si inizierà a suturare le cute, cercando di rendere la cicatrice meno evidente possibile. L’operazione non coinvolge la ghiandola mammaria, per cui si potrà allattare senza problemi.
Finito l’intervento la paziente verrà ricoverata per un solo giorno e verrà applicato un bendaggio compressivo. Questo verrà sostituito dopo cinque giorni da un reggiseno sportivo, che dovrà essere utilizzato per i successivi trenta giorni.