La Falanghina dei Campi Flegrei Napoli, da cui prende il nome l’omonimo vino, è uno dei vitigni più antichi del nostro Paese. I Campi Flegrei sono una vasta area di natura vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli; la parola “flegrei” deriva dal greco flègo che significa “brucio”, “ardo”. E’ un vino dai profumi e sentori raffinati, prodotta esclusivamente con uva coltivata al sole dei Campi Flegrei e raccolta a mano nel mese di ottobre. La presenza di questo prezioso vino in Campania va avanti da secoli e si pensa derivi il suo nome dalla parola “falange” ( palo), a rappresentare la vite attaccata al palo tipica della viticultura flegrea.

Dal sapore secco ed armonico, questo vino è un abbinamento perfetto da portare sulle tavole degli italiani con piatti tipici locali a base di carne e pesce. La Falanghina ha dimostrato di essere certo un vino beverino ma anche complesso e capace di regalare belle sensazioni con il passare del tempo. Ma la vera sorpresa è costituita dal Piedirosso, da sempre bestia nera di contadini e trasformatori per le difficoltà di gestirlo sia in vigna che in cantina. Le moderne conoscenze e l’attenta applicazione di un’agricoltura di precisione in campagna hanno consentito di bere negli ultimi anni degli splendidi rossi, non eccessivamente alcolici, abbastanza morbidi, sapidi, freschi al palato e capaci di abbinarsi a gran parte della cucina tradizionale e d’autore.

A differenza dell’uva falanghina coltivata in altre zone, come nel Sannio ad esempio, quella dei Campi Flegrei dona vini dal corpo delicato, di colore giallo paglierino a volte con riflessi verdolini, leggeri profumi di fiori bianchi e di frutta esotica e una spiccata sapidità al palato, data soprattutto dalla vicinanza al mare e dalla ricca mineralità del suolo vulcanico. Sono vini di solito bevuti giovani, perfetti per l’aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce.